F1 GP DEL BELGIO 2023 – LA GARA VISTA DALLE GOMME

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30/07/2023

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credit: Pirelli

Anche a Spa vince Verstappen, secondo Perez terzo Leclerc –

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credit: Pirelli

Domenica 30 luglio 2023 – Dopo il successo di sabato nella Sprint, Max Verstappen ha completato la doppietta, vincendo per la terza volta consecutiva il Gran Premio del Belgio, allungando così a tredici la striscia di successi consecutivi della Red Bull, ancora imbattuta in questa stagione. Per il campione del mondo in carica questa è la vittoria numero 45 della sua carriera. Sul podio insieme a lui sono saliti anche il compagno di squadra Sergio Perez e il ferrarista Charles Leclerc, partito dalla pole position. Il punto addizionale per il giro più veloce lo ha strappato nel finale Lewis Hamilton, quarto sotto la bandiera a scacchi.

Medium e Soft sono state le mescole impiegate di più durante la gara, con la Hard usata solamente per 12 giri da Norris nel suo secondo stint. Al via tredici piloti hanno optato per la Soft, sette per la Medium. La mescola più morbida fra le tre portate da Pirelli si è dimostrata molto competitiva, offrendo anche alle squadre maggiore flessibilità in termini di strategie, con sette piloti che hanno deciso di spingere sin dall’inizio fermandosi prima del giro 10 (Sainz lo ha fatto anche perché aveva la vettura danneggiata) e altri che hanno esteso il più possibile la lunghezza dello stint, come ad esempio Gasly, fermatosi dopo 23 giri.

Scelte diverse anche fra chi è partito con le Medium: Russell è arrivato a percorrere 22 giri, Stroll solo due di meno mentre Tsunoda si è fermato al giro 9 e Alonso a quello successivo. Questa mescola è stata la protagonista assoluta del secondo stint, con lunghezze molto più in linea fra loro, in una finestra compresa fra i 15 e i 20 giri. Il momento più critico di questa fase si è verificato poco prima di metà gara quando per una decina di minuti è iniziata a cadere la pioggia: i tempi si sono velocemente alzati, arrivando al limite previsto per il crossover sulle intermedie, ma poi le precipitazioni sono terminate e l’asfalto si è asciugato in pochissimo tempo.

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credit: Pirelli

Per la parte finale, grazie anche all’esperienza accumulata nella prima parte di gara, la Soft è tornata in cima alle preferenze di squadre e piloti. Anche qui abbiamo visto lunghezze abbastanza differenti fra loro: se i primi tre classificati hanno percorso un numero simile di giri (Verstappen 14, Perez 15 e Leclerc 16), si è arrivati ai 27 di Norris, passando dai 19 di Ocon e Zhou o i 20 di Tsunoda e Hulkenberg.

Tre piloti hanno effettuato una sola sosta – Russell, Stroll e Gasly – coi primi due che sono riusciti ad arrivare in zona punti mentre il francese ne è rimasto ai margini (11°). Altrettanti piloti – il duo della Williams e Lewis Hamilton – hanno fatto tre soste: per strategia i primi due, al fine di conquistare il punto aggiuntivo per il giro più veloce, il sette volte campione del mondo, che è riuscito ad ottenere l’obiettivo usando un set di Medium nuove.

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“Finalmente abbiamo avuto una giornata con condizioni meteorologiche discrete, con la pioggia che si è fatta vedere soltanto a sprazzi e senza impattare pesantemente sullo svolgimento della corsa. Essere arrivati praticamente al buio all’appuntamento finale del fine settimana ha aumentato le incognite e, insieme all’abbondanza di pneumatici da asciutto nuovi a disposizione, visto che sabato e venerdì sono stati usati solamente per i giri da qualifica, ha offerto alle squadre un ventaglio ancor più ampio di possibili strategie. Il degrado delle Soft e delle Medium è stato in linea con le simulazioni e le temperature relativamente basse dell’asfalto. Allo stesso tempo, queste stesse temperature hanno reso poco competitiva la Hard, usata solamente da un pilota per una manciata di chilometri. Dal punto di vista della prestazione, le altre due mescole sono state all’altezza della situazione e la diversa lunghezza degli stint percorsi è stata in funzione delle scelte dei piloti di spingere sin dall’inizio per sfruttarne al massimo il grip disponibile, oppure gestirle per allungarne il più possibile il chilometraggio, come hanno fatto ad esempio i tre piloti che hanno scelto di effettuare un solo pit-stop. Infine, vorrei fare i complimenti ai tantissimi tifosi (380.000 presenze) che sono venuti a Spa affrontando spesso condizioni meteorologiche difficili: hanno potuto assistere comunque ad un bello spettacolo, anche grazie al formato del weekend Sprint, che già dal venerdì ha dato emozioni in pista. La Formula 1 ora si appresta a prendersi una piccola pausa, noi resteremo ancora due giorni di test in pista, martedì e mercoledì prossimi, qui a Spa, grazie alla collaborazione di Aston Martin e McLaren: il programma di lavoro dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche.”