MOTOGP 2024 – BAGNAIA VINCE IL GP E SCACCIA I DEMONI DI BARCELLONA

admin

26/05/2024

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Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) - motogp.com

Dopo un sabato da dimenticare una domenica da ricordare per il campione del mondo in carica – 2° Martin, 3° M. Marquez –

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Il podio al al Gran Premi Monster Energy de Catalunya 2024 – motogp.com

Domenica 26 maggio 2024 – Dopo aver mancato la vittoria per un soffio sabato, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) è uscito allo scoperto domenica al Gran Premi Monster Energy de Catalunya.

Il campione in carica aveva bisogno di dare una dimostrazione e di prendere punti importanti, e ci è riuscito. Veloce fin dall’inizio, prima di cedere la testa della corsa al leader del campionato Jorge Martin (Prima Pramac Racing), Bagnaia continuato a spingere, ha riagguantato il pilota numero 89, per prendere poi il largo e intascare i 25 punti della domenica.

Dietro a Martin, la lotta per il podio si accendeva tra Aleix Espargaro (Aprilia Racing) Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™), ed è stato quasi un fotofinish, ma il #93 si è aggiudicato il terzo gradino del podio – portando a tre di fila il suo bottino dei podi per la prima volta dal 2019. È stata anche un’altra splendida rimonta, questa volta dalla P14 in griglia.

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Al via prova di forza in staccata di Bagnaia che è andato in testa davanti a Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3), con Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) risalito in terza posizione. Partito forte anche Martin, in quarta posizione, non altrettanto Espargaro, risucchiato nel gruppo al via.

Alla curva 10 del primo giro la prima grande mossa: Martin affonda su Binder, in modo abbastanza pulito. Questo ha anche permesso al duo di testa Bagnaia – Acosta di allungare, ma non ci è voluto molto che i due cominciassero a duellare.

Il primo attacco di Acosta è arrivato alla curva 10, dopo un paio di giri passati a fissare il posteriore della Ducati, ma Bagnaia lo ha tenuto stretto per riprenderlo immediatamente. Il piede di Acosta era addirittura fuori dalla pedana. Martin e Binder non troppo lontani. La curva 10 è stata teatro di un altro attacco, questa volta di Martin sul rookie, e Acosta è stato costretto a cedere la posizione. Ancora una volta, Martin ha tardato ad attaccare la testa della corsa, e ha preso il comando prima che i due passassero i 19 giri alla fine.

La festa alla curva 10 non si è fermata lì. Nel giro successivo un’altra mossa decisiva, Acosta ha attaccato Bagnaia e si è ripreso la seconda posizione, e nel giro di pochi giri il rookie si è riportato sugli scarichi di Martin.

Nel frattempo, il duello dietro si stava scaldando. Bagnaia si prendeva un po’ di respiro in terza posizione, ma Binder, Espargaro e Raul Fernandez erano in piena lotta. Dopo aver inseguito la sua preda per un po’, Espargaro è riuscito a passare in vantaggio alla curva 1, prima che Raul Fernandez attaccasse la KTM alla curva 3. Brutale ma pulito, Binder è stato rispedito al sesto posto, ma si è presto ritrovato in quinta posizione. Acosta è scivolato alla curva 10, lasciando Martin in testa con poco più di un secondo di vantaggio su Bagnaia. Da lì è iniziata la partita a scacchi.

Giro dopo giro, il distacco si riduceva e il numero 1 si avvicinava. Pochi centesimi a ogni settore, un metro in più, un decimo al giro. Ma un decimo al giro assolutamente inesorabile. Una volta raggiunto, Bagnaia non ha perso tempo per sferrare il suo attacco.

A sei giri dalla fine, il Campione in carica ha sferrato il colpo, proprio nel punto in cui aveva perso il grande bottino nella Tissot Sprint: l curva 5. Senza drammi, senza contatti e senza che Martin potesse fare nulla. I ruoli erano ora invertiti.

Incessante il ritmo del numero 1. Il distacco è aumentato, è tornato a diminuire leggermente, è improvvisamente risalito. Nulla da fare per Martin. Prestazione impeccabile del pilota della Ducati Lenovo che ha ridotto il distacco a 39 punti e Martin, questa volta, si è dovuto accontentare del secondo posto.

Nel frattempo, Marc Marquez era ormai alle costole di Espargaro. Il numero 93 ha fatto una copia carbone della mossa che il pilota dell’Aprilia aveva fatto a Binder qualche giro prima e si è portato in terza posizione: doveva solo mantenerla. Dopo aver annunciato il suo ritiro alla fine del 2024 proprio alla vigilia dell’evento e dopo aver conquistato la pole e la vittoria nella Sprint, Aleix era ancora più motivato a sferrare un attacco e all’ultimo giro è riuscito a portarsi alle spalle del pilota del team Gresini. Ma non c’è stato modo di passare e sul traguardo, Marquez ha conquistato il terzo podio di fila.

Aleix Espargaro si è aggiudicato il quarto posto e completare un weekend incredibile sul circuito di casa, mentre un ritorno tardivo di Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) ha visto l’italiano chiudere in quinta posizione davanti a Raul Fernandez il quale, dopo una prima fila e dopo aver condotto la Sprint, ha concluso un grande weekend per il Trackhouse Racing.

In settima posizione Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), Binder ha perso terreno nel corso della gara concludendo in P8. Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) ha tenuto testa a Miguel Oliveira (Trackhouse Racing) completando la top ten. Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), Maverick Viñales (Aprilia Racing), Acosta, Takaaki Nakagami (IDEMITSU Honda LCR) e Joan Mir (Repsol Honda Team) hanno completato i ranghi a punti.

Manca un nome, di un pilota che ha tagliato il traguardo davanti ad alcuni di loro, ma contro Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) sono intervenuti i commissari sportivi della FIM MotoGP™. La “Bestia” ha vissuto una gara drammatica. Dopo essere andato largo per un attacco di Alex Marquez, è stato ritenuto colpevole di guadagnato tempo tagliando in curva 2, e gli è stato assegnato un Long Lap. Il pilota non era d’accordo, sostenendo di aver perso tempo a causa della mossa del pilota #AM73, quindi ha proseguito. Ha poi ricevuto un doppio Long Lap e ne ha scontato uno, non sapendo se fosse per un altro incidente, e non ha scontato il secondo, che è diventato un ride through. Alla fine, la penalità è stata di 32 secondi, l’equivalente di un passaggio in pitlane. Il pilota cercherà sicuramente di dimostrare il suo valore al Mugello.

La settimana prossima, guarda caso, lo spettacolare impianto toscano accoglierà lo sport più emozionante del mondo per il Gran Premio d’Italia Brembo. (CS/grg)

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