F1 2024 GP DI GRAN BRETAGNA – LA GARA VISTA DALLE GOMME

500_header-race-gb24-it Credit: Pirelli

Sir Lewis vince un Gran Premio in quadricromia –

È Sir Lewis Hamilton il vincitore della settantacinquesima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna. Il sette volte campione del mondo interrompe così un digiuno di 945 giorni, vale a dire dal Gran Premio dell’Arabia Saudita 2021 ad oggi. Sono diventate oggi 104 le sue vittorie in Formula 1, di cui nove in questa gara: Hamilton diventa così il pilota col maggior numero di successi in un Gran Premio. La Mercedes conquista la vittoria numero 127 nella sua storia, concedendo il bis per la prima volta dopo quasi tre anni: il precedente risaliva appunto al 2021 quando la squadra diretta da Toto Wolff vinse tre gare consecutive dal Gran Premio del Brasile a quello, appunto, dell’Arabia Saudita.

Sul podio sono saliti Max Verstappen (Red Bull) e Lando Norris (McLaren): ad attendere loro e il vincitore, un’edizione speciale del classico Pirelli podium cap, realizzato in tweed appositamente per l’appuntamento di Silverstone. Il cappellino è in vendita qui: https://afbmotorsport.com/en/contenido/f1-pirelli-podium-caps-22.   

LA GIORNATA IN PISTA   

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Credit: Pirelli

Per Pirelli è stato un Gran Premio in quadricromia perché sono state utilizzate quattro gomme contraddistinte da quattro colori diversi – rosso per la Soft, giallo per la Medium, bianco per la Hard e verde per la Intermedia – e tutte e quattro sono state in qualche modo protagoniste di una gara caratterizzata dall’alternarsi di condizioni di pista asciutta e bagnata e di temperature che hanno oscillato anche di una decina di gradi, a seconda del variare del meteo.

La prima parte ha visto sugli scudi la Medium, scelta da 17 piloti sulla griglia di partenza: hanno fatto eccezione Ocon e Zhou, che hanno preferito la Soft, e Perez, che ha preso il via della gara dalla pit-lane utilizzando una Hard. La C2 si è dimostrata performante non soltanto perché i piloti hanno potuto spingere pur avendo tanta benzina a bordo ma anche perché ha permesso di gestire le condizioni complicate che si sono create quando ha iniziato a cadere la pioggia. Inoltre, la Medium assicurava una maggiore flessibilità per la gestione del primo pit-stop, visto che la minaccia di pioggia era incombente già prima della partenza.

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Credit: Pirelli

Poi è salita sul palcoscenico l’Intermedia, nel momento in cui il tempo di crossover lo ha consentito: chi infatti – come Leclerc e Perez – aveva scelto di anticipare il cambio gomme si è ritrovato con un set di gomme dalla banda verde ormai usurato per le vere e proprie condizioni di pista bagnata ed è stato costretto a montarne uno nuovo. Peraltro, non c’è mai stato un livello di acqua sull’asfalto paragonabile a quello avuto ieri in FP3, il che ha reso l’usura di questo tipo di gomma più accelerata man mano che poi la pista andava asciugandosi. La parte finale ha visto tutte e tre le mescole confrontarsi ad armi pari e si è visto come, soprattutto nel gruppo di testa, ogni pacchetto vettura-pilota-gomme si trovasse a suo agio con mescole diverse: Hamilton ha portato al successo la Mercedes con la Soft, Verstappen aveva il passo più veloce con la Red Bull su Hard e Piastri ha dimostrato come la Medium sulla McLaren potesse essere molto competitiva.

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“Un Gran Premio molto emozionante a conclusione di un fine settimana molto intenso, dove abbiamo visto un grande spettacolo, in pista e sugli spalti. Per noi è stato probante perché abbiamo messo alla prova quasi tutta la nostra gamma di pneumatici in condizioni diverse fra loro su una delle piste più stressanti di tutto il calendario iridato. Già venerdì si era visto come tutte e tre le mescole da asciutto potessero giocare un ruolo importante in questa gara e oggi ne abbiamo avuto una conferma. Dal punto di vista della strategia, le previsioni della vigilia sono state abbastanza rispettate: a prescindere dalla pioggia, la lunghezza del primo stint con le medie e il rendimento delle Hard su chi, come Verstappen e Sainz, le ha utilizzate nell’ultimo stint, dimostra come una combinazione C2/C1 sarebbe stata molto competitiva. La C3 ovviamente ha sofferto un po’ di più, anche perché è stata utilizzata in modalità push nella parte finale della corsa e perché l’asfalto era ancora piuttosto ‘verde’ a causa della pioggia caduta durante il fine settimana”. MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI   

PROSSIMAMENTE CON LE GOMME PIRELLI

Giunta a metà della stagione più lunga della sua storia, la Formula 1 ha in calendario ancora due Gran Premi prima della pausa estiva, in Ungheria dal 19 al 21 luglio e in Belgio la settimana successiva. Nello stesso fine settimana del Gran Premio d’Ungheria, Pirelli sarà impegnata anche nell’ottavo appuntamento del WRC, il Rally di Lettonia, e nel quarto della serie GT World Challenge America, al Virginia International Raceway.

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