Alla ribalta da più di dieci anni, James non si è mai sentito così orgoglioso come per il suo ultimo lavoro in studio «Changes All The Time» in uscita il 4 ottobre 2024 –
Il tour europeo di James Bay inizierà a gennaio 2025 con due tappe previste in Svizzera, a Losanna, Les Docks, il 16 gennaio e a Zurigo, alla Volkshaus, il giorno dopo, 17 gennaio.
“Changes All The Time” è il quarto album del cantautore britannico, tra poco in uscita per i tipi della Mercury Records. Rappresenta l’espressione più vera di un creativo poliedrico qual è James Bay: “Questo album è una rappresentazione diretta di ciò che sono nel profondo come artista, musicista, scrittore e chitarrista”.
James Bay è stato Number One in the UK al debutto nel 2015 con il suo album “Chaos and the Calm”. Ha scalato le classifiche pop con il suo grandioso singolo “Let It Go”, è stato in tour con i Rolling Stones, ha aperto per Bruce Springsteen, è stato omaggiato da Brian May dei Queen per le sue doti chitarristiche, e quest’estate condividerà il palco del Madison Square Garden e a Fenway Park con l’amico di lunga data Noah Kahan.
Mai così sicuro di sé come in questo momento
Di sé stesso dice: “Sono un chitarrista fin dentro nel mio intimo e voglio che il mondo lo sappia senza alcun dubbio. Suono lo strumento dall’età di 11 anni, e suonare la chitarra è sempre stata l’unica cosa che ho fatto per rilassarmi, per esprimermi o per nascondermi”. È certamente per questo che il suo nuovo LP è così incredibilmente emozionante, si è dato da fare per mostrare il suo affetto per la chitarra come mai prima d’ora. “Con questo disco sono tornato a casa, alla chitarra”, afferma un Bay orgoglioso di Changes All The Time.
Il musicista, incredibilmente riflessivo, dice di essere molto meno preoccupato dell’estetica superflua di quanto non lo fosse all’inizio della sua carriera; si sta invece concentrando interamente su ciò che è in grado di offrire con la sua musica in questo periodo. “Non sono così desideroso di tagliarmi i capelli o di indossare abiti scintillanti, come ho fatto nel mio secondo album, o di tornare a qualcosa di così familiare come ho fatto nel mio terzo disco”, ammette senza esitazione. “Penso meno a questi dettagli rispetto al passato e penso di più a esprimere me stesso nel presente”.
Quello che è riuscito a fare sono 11 brani straordinari che definiscono l’artista in questo momento della sua carriera: uno dei talenti più affascinanti della musica. Non che l’abbia fatto da solo: Bay parla con entusiasmo della collaborazione in “Changes All The Time” con l’acclamato produttore Gabe Simon (Noah Kahan, Koe Wetzel, Maren Morris), che definisce “fratello maggiore” e con il quale dice di non vedere l’ora di lavorare a nuovi progetti. Inoltre, Bay ha collaborato con uno dei suoi idoli, Brandon Flowers dei The Killers (“Easy Distraction”), la giovane e promettente cantautrice britannica Holly Humberstone (“Dogfight”), Dan Wilson dei Semisonic, Natalie Hemby dei The Highwomen e Kevin Garrett (“Crystal Clear”).
Alcune canzoni in “Changes All The Time” sono caratterizzate dalla tipica franchezza di Bay. La beatificante “Hope”, che Bay descrive “ampia ed espansiva”, è stata ispirata dagli U2 e “suona come una linea d’orizzonte” lungo la quale il musicista cerca di “affrontare errori, speranze e sogni”. Una storia simile alla “Dogfight”, che Bay ha scritto con la talentuosa Holly Humberstone, e che egli dichiara coraggiosamente “uno dei pezzi preferiti che abbia mai registrato”. Si tratta di affrontare e lenire la pervasiva sfiducia in sé stessi, con cui tutti conviviamo: “Abbattersi è una brutta cosa” A volte tutti noi ci guardiamo allo specchio e magari diciamo “fai schifo” invece “sei fantastico”! – ci sono passato anch’io, osserva – La canzone è un invito a non dire più che “fai schifo”.