40 anni Subaru Svizzera – 8 febbraio – 4 maggio 2019 –
SAFENWIL – Oltre quattrocento invitati hanno partecipato giovedì 7 febbraio 2019 ai festeggiamenti per il compleanno e all’inaugurazione della mostra speciale dedicata ai primi 40 anni di Subaru Svizzera. Allestita al Classic Car Museum Emil Frey di Safenwil resterà in cartellone fino al 4 maggio prossimo.
La Subaru 1600 4WD fece la sua comparsa sul mercato svizzero 40 anni fa. Se sulle prime furono risatine, poi la station wagon 4×4 conquistò letteralmente il Paese. Una mostra al Classic Car Museum di Safenwil ripercorre la storia del successo di Subaru.
Quando il gruppo Emil Frey iniziò a importare la Subaru 1600 4WD, il successo era tutt’altro che scontato, la vettura non rispondeva molto ai criteri estetici preferiti allora dagli automobilistici svizzeri. Ma, dalla sua il veicolo aveva caratteristiche speciali. Era robusto, pratico e poco costoso. Inoltre, grazie alla sua generosa altezza da terra e alla trazione integrale inseribile era inarrestabile su neve e ghiaccio, come pure sulle strade di campagna e sui prati umidi.
Il capo dell’azienda, Walter Frey, ebbe buon fiuto e buon occhio anche quando ingaggiò Bernhard Russi quale ambasciatore del marchio. Il popolare campione di sci alpino di Andermatt, campione del mondo e oro olimpico in discesa libera, presentò il veicolo nel 1979 con uno spot televisivo di tre minuti (!). Ovviamente risultò estremamente credibile. Il suo “trückli”, come spesso Russi chiamava in privato la sua Subaru, conquistò gli automobilisti svizzeri: dopo due soli anni la 1600 4WD era la più venduta in la Svizzera.

L’economica e polivalente automobile era particolarmente apprezzata dai contadini e dagli abitanti delle Alpi, in quanto rendeva più agevole arrivare fin nei villaggi più remoti. Su e giù per valli e colline, il latte si poteva trasportare fino al caseificio senza difficoltà. Inoltre, offriva spazio anche per i bambini e il cane. Simon Bundi, curatore della mostra speciale “All-wheel drive pioneer. Rally winner. Cult car.” – aperta ai visitatori dall’8 febbraio al 4 maggio 2019 – ha dichiarato che sin da ragazzo era affascinato da Subaru, in particolare dall’orologio digitale sul cruscotto. La poco appariscente autovettura ha dato avvio al boom della trazione integrale in Svizzera. Prima, la quota di mercato delle 4×4 era inferiore all’uno per cento, e quasi esclusivamente composta veicoli fuoristrada. Oggi, un veicolo su due venduto in Svizzera è a trazione integrale. “La Subaru 1600 4WD ha influenzato in modo decisivo la nostra concezione sulle capacità di un’auto”, ha spiegato Simon Bundi.
Presto la Subaru propose sul mercato varie gamme di modelli a quattro ruote motrici, dalla piccola utilitaria all’auto sportiva. Ormai la casa pioniera della trazione integrale è entrata da tempo a far parte dell’establishment automobilistico del nostro Paese. Tutte le Subaru presentano una caratteristica esclusiva: sono dotate della trazione integrale simmetrica abbinata a un motore boxer montato longitudinalmente.
Ma fu solo con l’Impreza GT Turbo che la Subaru costruì anche un’auto che destava emozioni. Era stata mutuata dai bolidi da rally, con cui la Subaru vinse il titolo piloti nel Campionato del mondo di rally (WRC) del 1995, 2001 e 2003. In seguito, i giapponesi resero felici i loro appassionati di sport con la WRX STI 4×4, un’auto dotata di boxer turbo di 2,5 litri da 300 CV. Nel 1996, 1997 e 1998 la Subaru si aggiudicò anche il titolo costruttori nel Campionato del mondo di rally (WRC).