Verstappen il re di Imola – Sul podio le due McLaren con Norris davanti a Piastri –
Lando Norris McLaren MCL39 Mercedes – (Credit: Pirelli) Oscar Piastri McLaren MCL39 Mercedes – (Credit: Pirelli)
Max Verstappen ha aggiunto un’altra perla alla sua già lunga collezione. Il quattro volte campione del mondo ha conquistato un successo bellissimo, il quarto consecutivo a Imola: mai nessuno aveva fatto altrettanto su questa pista.

La sessantacinquesima vittoria del pilota olandese ha consentito alla Red Bull di festeggiare nella maniera migliore il suo quattrocentesimo Gran Premio in Formula 1, cui va aggiunto, sempre per merito di Max, il centesimo giro più veloce in gara.
Gli altri due gradini del podio sono stati occupati dalla coppia della McLaren, con Lando Norris davanti al poleman Oscar Piastri.
LA GIORNATA IN PISTA

Come previsto, hard e medium sono state le uniche protagoniste della gara. Alla partenza cinque piloti – Hamilton (Ferrari), Tsunoda (Red Bull), Antonelli (Mercedes), Bearman (Haas) e Hulkenberg (Sauber) – hanno scelto la C4 per il primo stint, tutti gli altri hanno optato per la C5.

In totale, sono stati percorsi 812 giri con la Hard (67,39%) e 393 con la Medium (32,61%), con 34 giri come stint più lungo sia per quanto riguarda la C4 (Russell, Alonso, Gasly, Leclerc, Lawson e Sainz) che per la C5 (Tsunoda e Hulkenberg).
Fra i piloti arrivati al traguardo, due hanno effettuato una sola sosta – Tsunoda e Hulkenberg – e uno ne ha completate tre (Bortoleto). Tutti gli altri si sono fermati due volte, di cui almeno una approfittando di una neutralizzazione.

“Una gara piena di episodi ed emozioni ha concluso un fine settimana molto intenso, caratterizzato per noi dal debutto assoluto della nuova mescola C6. Sarà importante analizzare molto bene tutti i dati raccolti in questi tre giorni perché ne potremo trarre delle indicazioni molto utili per il prossimo futuro, soprattutto in termini di allocazione delle mescole per le gare della seconda parte della stagione. Quello che possiamo dire a caldo è che la scelta di selezionare un tris di mescole uno step più morbido rispetto alla scorsa stagione si è rivelata corretta. Se prendiamo in esame la prima parte della gara – la seconda è stata condizionata dalle neutralizzazioni – abbiamo visto come in una situazione in cui tutti i piloti stavano gestendo il ritmo nello stint iniziale è bastato che uno di loro, nella fattispecie Leclerc, facesse una mossa a sorpresa (pit-stop anticipato già al giro 10) per innescare un cambio di scenario: alcuni hanno scelto di provare ad allungare il più possibile lo stint, puntando quindi chiaramente sulla sosta singola, altri hanno visto che l’undercut del ferrarista era molto efficace e sono stati costretti a reagire. Infatti, la combinazione fra la gomma nuova e la pista libera ha permesso a Leclerc di guadagnare tantissime posizioni.Certo, quanto accaduto nella seconda parte della corsa impedisce di sapere con certezza quanto avrebbe pagato un anticipo del pit-stop così rilevante o se questa mossa avrebbe forzato i piloti che l’hanno fatta ad effettuare due soste. Ciò significa, sostanzialmente, che la scelta di andare più morbidi come gomme ha comunque aperto la porta a più opzioni, sia in termini di numero di soste che di lunghezza degli stint”. MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI