Dopo 17 anni, la McLaren è tornata a vincere la gara di casa e lo ha fatto grazie a un pilota inglese, esattamente come l’ultima volta –

Domenica, 6 luglio 2025 – Nel 2008 a passare per primo sotto la bandiera a scacchi era stato Lewis Hamilton, oggi lo ha fatto Lando Norris. A completare il trionfo il secondo posto di Oscar Piastri, che ha dato alla McLaren la doppietta numero 54 della storia, la quinta in questa stagione. Per Norris quello di oggi è l’ottavo successo della carriera in Formula 1.
Oscar Piastri – McLaren MCL39 – (Credit: Pirelli) Nico Hulkenberg – Kick Sauber C45 – (Credit: Pirelli)
Sul terzo gradino del podio è salito Nico Hulkenberg. Il tedesco è finalmente riuscito a piazzarsi fra i primi tre al 239º Gran Premio disputato: nessuno aveva dovuto aspettare così tanto per salire sul podio. Per la Sauber quello di oggi è l’undicesimo piazzamento sul podio della storia – non considerando il periodo della partnership con la BMW – con l’ultimo che risaliva al Gran Premio del Giappone 2012, quando Kamui Kobayashi si classificò al terzo posto.
LA GIORNATA IN PISTA
L’espressione “English weather” si usa in modo informale per descrivere il clima tipico dell’Inghilterra, generalmente associato a queste caratteristiche: variabilità estrema, il tempo può cambiare molte volte nel corso della giornata, passando da sole a pioggia e di nuovo a sereno; piogge intermittenti, pioggerelline, scrosci improvvisi o un’umidità costante; cielo nuvoloso; temperature miti: raramente si registrano estremi di caldo o di freddo. E l'”English weather” è stato il fattore dominante del Gran Premio, con l’alternanza di pioggia e sole che ha creato le condizioni per avere quattro dei cinque tipi di gomme Pirelli protagoniste in pista: l’unica eccezione è stata la Extreme Wet.

Al via del giro di formazione tutti i piloti avevano montato le Intermedie ma prima della partenza vera e propria cinque piloti – Leclerc, Russell, Bearman, Hadjar e Bortoleto – hanno scelto di rientrare ai box per montare pneumatici slick: il monegasco, il francese e il brasiliano hanno scelto la Medium, i due inglesi la Hard. Anche Colapinto, che sarebbe partito dalla pit-lane, aveva scelto la mescola più dura, ma si è dovuto comunque ritirare immediatamente per un problema alla power unit. Con la previsione dell’arrivo della pioggia, ma con una pista che stava asciugandosi, anche Stroll (Soft), Antonelli (Hard) e Bortoleto (Medium) hanno optato per le slick ma l’acqua ha iniziato a cadere prima del previsto e chi aveva scelto di restare sulle Intermedie si è avvantaggiato, con l’eccezione del canadese dell’Aston Martin, che ha sfruttato al meglio il grip fornito dalla mescola più morbida nei pochi giri (4) in cui l’ha usata.

L’Intermedia è stata protagonista della fase centrale della gara. La gomma contrassegnata dalla banda verde ha permesso di percorrere stint molto lunghi – tanti ben superiori alla metà della distanza di gara – ad un ritmo sostenuto, anche quando la pista è andata ad asciugarsi, perlomeno nella traiettoria ideale. Nel finale, si sono create le condizioni per le slick, con Medium e Soft che si sono dimostrate le mescole più performanti.

“Difficile trovare un modo migliore di un weekend come quello appena concluso per festeggiare il settantacinquesimo anniversario della Formula 1. Credo che il mezzo milione di persone che è stato a Silverstone in quattro giorni si sia divertito, nonostante la pioggia di oggi non abbia certo aiutato gli spettatori! Ieri la qualifica è stata incertissima e oggi la gara lo è stata altrettanto. Complimenti alla McLaren per la doppietta e a Nico Hulkenberg per il suo primo podio in Formula 1, un risultato tanto inatteso quanto meritato!
Da parte nostra, dal punto di vista tecnico possiamo dire che, così com’era accaduto lo scorso anno, quattro delle cinque gomme disponibili sono state utilizzate. Peccato non aver visto all’opera la Extreme Wet perché sarebbe stato interessante vederne il livello di prestazione in paragone all’Intermedia. Quest’ultima è stata la vera protagonista di giornata, dimostrando di essere competitiva sia con tanta acqua in pista sia quando l’asfalto andava asciugandosi, come nel finale di gara. Ovviamente, c’è stato graining e un livello di usura significativo, entrambi dovuti alle condizioni della pista, ma i piloti hanno potuto gestirne l’utilizzo in base allo svolgimento della gara.Il nostro impegno a Silverstone non si è peraltro concluso adesso. Martedì e mercoledì prossimi, infatti, grazie alla collaborazione di Sauber ed Aston Martin, saremo impegnati su questa pista per una sessione di test dedicata allo sviluppo delle gomme 2026. Per la squadra svizzera girerà entrambe le giornate Gabriel Bortoleto mentre per quella di casa proprio a pochi chilometri dalla pista sarà in pista prima Lance Stroll e poi Felipe Drugovich”. MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT DI PIRELLI