F1 GP D’OLANDA 2025 – LA GARA VISTA DALLE GOMME

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31/08/2025

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(Credit: Pirelli)

Primo Grande Slam per Piastri, primo podio per Hadjar –

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Oscar Piastri – McLaren MCL39 – (Credit: Pirelli)

Domenica 31 agosto 2025 – È stato un Gran Premio d’Olanda ricco di episodi e sorprese, concluso con la vittoria di Oscar Piastri che, dopo la pole position, ha firmato anche il giro più veloce della corsa ed è stato al comando costantemente dalla partenza alla bandiera a scacchi, conquistando così il primo Grande Slam della sua ancor giovane carriera. Per l’australiano è la nona vittoria, tante quante quelle del suo connazionale e manager Mark Webber e quelle del compagno di squadra Lando Norris, oggi costretto al ritiro. La McLaren ha conquistato la vittoria numero 201 della sua storia, la quinta a Zandvoort.

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Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing RB21- (Credit: Pirelli)

Sul secondo gradino del podio è salito Max Verstappen, che non si classificava fra i primi tre dal Gran Premio del Canada: per il pilota della Red Bull questo è il quinto podio – tre vittorie e due secondi posti – in cinque gare disputate a Zandvoort.

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Isack Hadjar – Visa Cash App Racing Bulls – (Credit: Pirelli)

Primo podio per Isack Hadjar (Racing Bulls), che diventa così il pilota francese più giovane – e il quinto in assoluto – a piazzarsi fra i primi tre, all’età di 20 anni, 11 mesi e tre giorni. La squadra italiana non saliva sul podio dal Gran Premio dell’Azerbaigian 2021, quando un altro francese, Pierre Gasly, si classificò terzo.

LA GIORNATA IN PISTA   

Tutte e tre le mescole da asciutto sono state protagoniste, già sulla griglia di partenza. Per il primo stint, infatti, quattordici piloti hanno scelto la Medium, quattro la Soft e due la Hard.

La C2 è stata la mescola più usata, con quasi il 50% della percorrenza complessiva (658 giri, 48,28%), seguita dalla Medium (399, 29,27%) e dalla Soft (306, 22,45%).

Lo stint più lungo in assoluto è stato completato dalla Haas di Bearman (53 giri con la Hard) mentre Verstappen ha il primato con la Medium (30) e Lawson quello con la Soft (25). 

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“Un Gran Premio che, nonostante le previsioni, è rimasto incerto fino all’ultimo, soprattutto a causa delle numerose neutralizzazioni causate da incidenti e ritiri. Ha vinto Piastri non soltanto per la competitività della sua monoposto ma anche perché ha gestito alla perfezione tutti i momenti cruciali, come le tre ripartenze dopo la safety-car. Per quanto riguarda le gomme, l’elemento più positivo emerso nel fine settimana è che, nonostante avessimo portato qui una terna di pneumatici da asciutto più morbida dello scorso anno, tutte e tre le mescole si siano dimostrate competitive in gara, come dimostra anche la suddivisione del chilometraggio citata in precedenza. La Hard è stata la più performante, assicurando un buon livello di prestazione su stint anche molto lunghi, come hanno dimostrato ad esempio i due piloti della Haas, che hanno percorso più di due terzi di gara con lo stesso treno di C2. Questa mescola si è comportata meglio rispetto a quanto avevamo visto nelle tre sessioni di prove libere, consentendo ai piloti di poter spingere anche già nelle ripartenze. Chi, come McLaren e Aston Martin, ne aveva conservati entrambi i set per la gara ha potuto trarne un vantaggio. Medium e Soft, dal canto loro, hanno offerto una prestazione abbastanza simile, il che è importante soprattutto per quanto riguarda la più morbida delle due. Ora ci attende il Gran Premio di casa per la Pirelli, dove festeggeremo insieme a tutti gli appassionati il traguardo che abbiamo raggiunto oggi: cinquecento Gran Premi in Formula 1, il fornitore di pneumatici con più presenze nella massima competizione automobilistica, un risultato che ci rende orgogliosi e che è il frutto della passione, della competenza e dell’impegno che tanti uomini e donne in Pirelli hanno dimostrato dal 1950 ad oggi. Da Monza inizieremo un nuovo conteggio!” MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT DI PIRELLI