SPAZIO PERMANENTE DEDICATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLA PRESTIGIOSA STORIA DEL MOTOCICLISMO SPORTIVO –
Alla presenza della Presidente del Consiglio di Stato del Canton Vaud, Christelle Luisier Brodard, del Board of Directors della FIM, degli ospiti istituzionali invitati, dei Campioni del Mondo FIM 2025 e della FIM Family, è stato tagliato il nastro inaugurale del nuovo Racing Motorcycle Museum (RMM).
Situato nell’ex Headquarters della FIM, nella municipalità svizzera di Mies, alle porte di Ginevra, l’RMM nasce come uno spazio permanente dedicato alla valorizzazione della prestigiosa storia del motociclismo sportivo, dalle sue origini fino all’era contemporanea.
L’evento inaugurale si è aperto con gli interventi istituzionali di Christelle Luisier Brodard; Pierre-Alain Schmidt, Sindaco di Mies; Fabio Muner – FIM Marketing and Digital Director; Silvia Dainese dello studio Gris+Dainese Architetti e Jorge Viegas – Presidente FIM.
Dopo il taglio del nastro, Jorge Viegas e Fabio Muner hanno invitato sul palco quattro figure iconiche del motorsport: Giacomo Agostini, quindici volte Campione del Mondo FIM Circuit Racing; Harry Everts, quattro volte Campione del Mondo FIM Motocross; Sammy Miller, leggenda FIM Trial e Circuit Racing; e Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna – promotore del FIM MotoGP™. A loro è stato conferito l’onore di diventare i primi membri della nuova FIM Hall of Fame.
Ogni Hall of Famer ha ricevuto un orologio celebrativo e ha lasciato le proprie impronte per la realizzazione dell’installazione a rappresentata da una bandiera a scacchi che farà da elemento distintivo nel giardino del RMM.
Tra le principali esposizioni del museo figurano le moto dei Campioni “Ultimate” 2025: Marc Márquez – FIM MotoGP™ Grand Prix World Champion; Toprak Razgatlioglu – FIM Superbike World Champion; Toni Bou – FIM TrialGP World Champion; Daniel Sanders – FIM World Rally-Raid Champion; Josep Garcia – FIM EnduroGP World Champion; Bartosz Zmarzlik – FIM Speedway Grand Prix World Champion e Romain Febvre – FIM MXGP Motocross World Champion.
Il percorso espositivo copre l’intero spettro delle discipline FIM, includendo – tra molte altre – la AJS Porcupine con cui Leslie Graham conquistò il primo titolo FIM Grand Prix nel 1949; la leggendaria Honda RC166 F101 250 sei cilindri di Mike Hailwood del 1967; la Yamaha YZR-M1 di Valentino Rossi del 2004; la Kawasaki Ninja ZX-10R di Jonathan Rea del 2016; la Honda RC213V di Marc Márquez del 2018; la Yamaha YZ450F di Stefan Everts del 2006; il prototipo Beta Zero di Jordi Tarrés del 1989; la Zaeta DT450RS di Francesco Cecchini del 2019; la BMW R80 G/S di Hubert Auriol del 1981; la GASGAS EC350F di Andrea Verona del 2024; oltre a una Yamaha YZF-R7 utilizzata dal Team Europe nella prima edizione dei FIM Intercontinental Games del 2025.
Christelle Luisier Brodard, Presidente del Council di Stato del Canton Vaud: “È un vero piacere celebrare l’apertura del Racing Motorcycle Museum qui a Mies. Questo museo rappresenta un tributo alla passione, all’innovazione e al senso di responsabilità nel motociclismo, offrendo ai visitatori di tutte le età un luogo di ispirazione e scoperta. In sinergia con il nuovo Headquarter FIM, il museo rafforza il posizionamento del nostro Canton come hub internazionale per lo sport e la cultura. Congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito a trasformare questa visione in realtà, con l’augurio di un futuro di grande successo”.
Jorge Viegas, Presidente FIM: “Con una storia così ampia e prestigiosa, il fatto che il motociclismo sportivo trovi oggi una collocazione permanente nel Racing Motorcycle Museum rappresenta un passaggio di grande rilievo. Qui il suo patrimonio potrà essere adeguatamente valorizzato e reso accessibile al pubblico internazionale. La definizione delle collezioni, frutto di competenze eccellenti, passione e un know-how consolidato, ha permesso di costruire un percorso museale unico, destinato a diventare una risorsa culturale ed educativa di primo piano per le generazioni future.
Pierre-Alain Schmidt, Sindaco di Mies: “La costruzione e inaugurazione del Racing Motorcycle Museum rappresentano un asset di straordinario valore per la nostra municipalità e per l’intera regione. La FIM, che riunisce appassionati da tutto il mondo e gestisce con professionalità e rigore l’intero ecosistema del motociclismo sportivo, incarna anche il progresso tecnico che ha contribuito significativamente alla sicurezza dei piloti. Per i cittadini di Mies è motivo di grande orgoglio, e per i visitatori un punto di riferimento unico. La presenza della FIM e del suo museo conferisce al nostro territorio una visibilità internazionale e arricchisce in modo significativo la nostra vita comunitaria. Auspico che questo progetto esemplare ottenga tutto il successo che merita”.
Fabio Muner, FIM Marketing and Digital Director: “È stato un progetto complesso, sviluppato in un arco temporale particolarmente ristretto. La nostra ambizione è stata quella di realizzare molto più di una semplice esposizione di moto iconiche: abbiamo costruito un percorso educativo che illustra l’evoluzione delle competizioni motociclistiche, le innovazioni tecnologiche e i protocolli FIM”. Volevamo rendere omaggio ai nostri grandi campioni, ma anche mostrare l’enorme sviluppo del motociclismo nel corso dei decenni. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine al Canton Vaud, al Comune di Mies, ai nostri partner tecnici e a tutte le realtà che hanno supportato questo progetto, rendendo possibile la realizzazione del Racing Motorcycle Museum”.
