JON BON JOVI È DI NUOVO FELICE

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È uscito oggi, 7.6.24, il nuovo, toccante album «Forever» del gruppo musicale statunitense Bon Jovi –

Quella di Jon Bon Jovi è una storia di longevità. A quarant’anni dall’uscita del primo album con la sua omonima band, Bon Jovi non solo è ancora in piedi, ma prospera. Ha affrontato il decennio più difficile della sua carriera – assediato da una pandemia globale e da un infortunio alla voce – per emergere con un nuovo album senza tempo, Forever, e con una scoperta che conferma la vita: Jon Bon Jovi è di nuovo felice.

“Per la prima volta in 10 anni ho provato gioia”, dice Jon. “L’avevo persa di vista per una serie di motivi e mi ero proposto di ritrovarla mentre scrivevo e realizzavo questo disco. Al termine del progetto, mi sono reso conto di essere in pace. Ho davvero trovato la gioia”.

Prodotto da Jon insieme a John Shanks, Forever è un album celebrativo che fa un bilancio del passato e apprezza ciò che vede, pur mantenendo un occhio al futuro. Ma è anche un disco di sfida, la prova più convincente che Bon Jovi – inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2018, con oltre 130 milioni di dischi venduti e decine di inattaccabili successi radiofonici all’attivo – non ha più nulla da dimostrare.

“Forever è un’opportunità per dimostrare che si può guardare al passato con un piede ben saldo nel futuro. E questo si ottiene solo con l’età, la saggezza e l’esperienza”, dice Jon. Aiuta anche avere al proprio fianco persone su cui poter contare. Mentre l’ultimo album dei Bon Jovi, 2020, di stampo sociale, è stato scritto quasi interamente da Jon da solo: «Ero io il narratore. Era quello che vedevo accadere quando accendevo la televisione”, dice, ”Forever è uno sforzo completamente collaborativo, che sottolinea il legame tra Jon e la sua band di fratelli: il batterista Tico Torres, il tastierista David Bryan, il bassista Hugh McDonald, il chitarrista Phil X, il percussionista Everett Bradley e il chitarrista John Shanks. È assolutamente un disco inclusivo”, dice. “Se il 2020 era ‘io’, questo album è ‘noi’».

Il singolo principale “Legendary”, presentato live al gala che lo ha premiato come MusiCares Person of the Year 2024, parla di questa unione. La canzone è un’entusiasmante testimonianza dei rapporti duraturi con la sua famiglia, sia a casa sia nella band. “Ho quello che voglio, perché ho quello che mi serve”, canta sopra il ritmo incalzante di Torres, “ho un pugno di amici che mi difendono”.

“In questo capitolo della mia vita mi sono reso conto che ciò che conta è quella manciata di persone che stanno veramente al tuo fianco. Non solo la mia band, ma anche mia moglie, i miei figli, il mio ingegnere e amico di lunga data…”, dice Jon. “Con tutto il dolore e la sofferenza che ho attraversato negli ultimi dieci anni, ho avvolto le mie braccia intorno a tutti questi momenti e ho imparato che ciò che conta è quello che hai. E quello che ho è piuttosto buono”.

Jon non usa mezzi termini quando parla dei problemi vocali che lo hanno afflitto a partire dal 2015. Racconta con estrema franchezza che cantava in modo stonato, ma che non riusciva a capire cosa ci fosse che non andava. Alla fine un medico ha diagnosticato l’atrofia di una delle corde vocali e il cantante si è sottoposto a un importante intervento chirurgico per l’applicazione di un impianto permanente alla corda danneggiata.

Ma il risultato non era certo. Per tornare a cantare al livello che esigeva, Jon si è impegnato in un rigoroso programma quotidiano di esercizi vocali. “Finora sono stati 21 mesi di recupero. Non c’è nessun miracolo, ma ci sono progressi costanti”, dice. “Registrando Forever nello studio di Nashville, ho potuto prendermi il mio tempo. E quando proviamo come band, facciamo passi da gigante. Ma non so come andrà a finire”.

Ascoltare Forever, però, significa sentire un artista che si sente sicuro di sé. Si getta a capofitto nell’audace opus “Seeds”, una composizione ipnotica sulla perseveranza portata in vita da ricchi archi e metafore taglienti. In “I Wrote You a Song” – una di quelle folgorazioni liriche che sono venute in mente a Jon mentre dormiva – offre uno dei punti di forza vocali dell’album sopra il pianoforte spoglio di Bryan. E con “Walls of Jericho” aggiunge al catalogo dei Bon Jovi il più epico inno da arena dai tempi di “Bad Medicine”.

Un paio di brani dell’album ripercorrono direttamente la storia della band, che è anche onestamente raccontata nel documentario in quattro parti di Hulu Thank You, Goodnight: The Bon Jovi Story. “We Made It Look Easy” ripercorre la faticosa evoluzione dei Bon Jovi da band da bar del New Jersey a headliner degli stadi, mentre “Living Proof” evoca il passato storico del gruppo attraverso un suono caratteristico: un intro di chitarra TalkBox che ricorda “Livin’ on a Prayer”.

Il ritornello di “Living Proof” sottolinea uno dei temi principali di Forever: “Questo albero genealogico non ha più nulla da dimostrare”, canta Jon. “Io e te siamo la prova vivente”.

Quando Jon, inserito nel 2009 nella Songwriters Hall of Fame, ha scritto questi versi, dice che racchiudevano tutto ciò che provava dopo oltre 40 anni di carriera nel rock: “Ho pensato: ‘Questo riassume tutto per me’”.

Ma non avere più nulla da dimostrare non significa non mettersi alla prova. Forever contiene alcune delle canzoni più toccanti che Jon abbia mai scritto. “Kiss the Bride” è stata scritta appositamente per sua figlia ed è destinata a essere ascoltata a ogni matrimonio da qui all’eternità. “My First Guitar” è la storia della Univox, economica ma amata, che suonava da adolescente, che ha venduto a un vicino e che ha ritrovato di recente. E “Hollow Man”, che chiude l’album, parla di come si sia sottomesso liberamente e apertamente alla musa. Sono io con le mani e gli occhi rivolti al cielo che dico: “Sono un contenitore vuoto. Riempitemi”, dice Jon. “Sono l’uomo vuoto”. In un momento significativo, scandisce un verso della canzone – “Anyway, I got you to smile…” – con una calda risatina.

È il suono di un uomo, non più vuoto, che si diverte di nuovo. Ha superato con successo gli ostacoli, sia universali che personali, ed è in grado di sorridere di tutto ciò.

“Nel corso della mia vita, l’amore e la perdita mi sono capitati più di una volta”, dice Jon. “Con questo album, vi dico la verità”. La gioia è tornata e i Bon Jovi sono qui. Forever.

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