L’industria automobilistica e il coronavirus

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17/04/2020

Health comes first: Perspex panels protect employees when working together in assembly. (Foto Audi)

CODICE EUROPEO DI CONDOTTA AZIENDALE – 13,8 MILIONI DI EUROPEI LAVORANO DIRETTAMENTE E INDIRETTAMENTE NELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA –

Bruxelles, aprile 2020 – (anfia)- L’Associazione europea delle aziende della componentistica (CLEPA) e l’Associazione europea dei Costruttori di autoveicoli (ACEA) hanno adottato di comune accordo un “Codice di condotta aziendale”, in considerazione del COVID-19, a supporto di una ripartenza rapida e senza intoppi dell’industria automotive.

L’ecosistema automotive somiglia ad un complesso meccanismo e l’attuale blocco, senza precedenti, delle attività rischia di danneggiare di molto un settore solitamente florido, innovativo e competitivo.  Per uscire vittoriosi dalla crisi provocata dal coronavirus è necessaria una condivisione tempestiva e precisa delle informazioni fondamentali, assicurandosi che tutti gli attori della catena del valore possano pianificare le attività e agire nel modo più efficace possibile. Per questo il codice di condotta verte su temi come sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, comunicazione tempestiva, requisiti contrattuali e coordinamento del riavvio. 

“Mentre la sicurezza e il benessere delle nostre comunità rimangono una priorità, una ripartenza ben coordinata e puntale del settore è di fondamentale importanza per mitigare l’impatto della crisi dovuta al COVID-19 sulla società. Il codice di condotta congiunto dell’industria automotive farà davvero la differenza in questo processo”, commenta Sigrid de Vries, Segretario Generale del CLEPA.

“Siamo chiamati a uscire dalla crisi ancora più forti e tutti i partner della catena del valore hanno una responsabilità comune nel gestire il rilancio dell’industria in maniera sostenibile. Il codice di condotta aziendale è per i Costruttori e i fornitori una guida fondamentale per quanto riguarda l’approccio necessario al superamento della crisi dovuta al COVID-19” commenta Eric-Mark Huitema, Direttore Generale di ACEA.

13,8 milioni di europei lavorano direttamente e indirettamente nell’industria automobilistica. In conseguenza della crisi, 1.1 milioni di dipendenti dei costruttori auto sono temporaneamente inattivi, insieme a una moltitudine di colleghi analogamente colpiti all’interno della catena di fornitura, come anche presso i concessionari. Si stima che la perdita di entrate tocchi percentuali a doppia cifra e l’incertezza rimane alta cosi come i tempi di ripresa del settore.

L’industria, in stretta collaborazione con le autorità pubbliche, sta cercando di riavviare la produzione, gradualmente, nelle prossime settimane. Come disposto nel codice, il COVID-19 rappresenta una sfida sanitaria, sociale ed economica a livello globale, con un grave impatto potenziale su individui, aziende e Paesi. 

In generale la priorità maggiore dovrà sempre essere data alla minimizzazione dei rischi per i dipendenti e per l’intera comunità. Affrontare insieme, in uno spirito di collaborazione, la crisi generata dal COVID-19, in accordo con le normative sulla concorrenza applicabili, produce i migliori risultati possibili in termini di protezione degli individui e di attenuazione dei danni economici.