Le svizzere tentano l’avventura del Mondiale –
8 aprile 2025 – Due giovani svizzere tentano la fortuna quest’anno nel Trial 2 Women World Cup, l’anticamera del Gran Premio. Questo scorso fine settimana in Spagna, hanno condiviso lo stesso percorso e persino alcune sezioni che erano state tracciate in modo identico per le due classi femminili.
Nella provincia di Malaga, il villaggio di Benahavis, noto per la sua tipicità, la vegetazione lussureggiante, i campi da golf e i ristoranti, ha ospitato i primi due giorni del Campionato 2025. Il nuovo regolamento, pubblicato quando i corridori erano già iscritti per la nuova stagione, apporta notevoli cambiamenti, limitando il tempo assegnato per sezione a un minuto e trenta secondi in meno rispetto a prima. Questo ha complicato il compito di tutti, e ancora di più per i più giovani della disciplina. I punti sono ora assegnati per giro, e non più per giornata.
Aylen Scalvedi, forte di una bella esperienza nel Trial 2 e nel Campionato Europeo, si era ritirata l’anno scorso, sperando di curare il suo problema di dolori agli avambracci. Ottima quarta nel primo turno, la ticinese che corre con una licenza italiana ha sofferto per gli avambracci nel secondo turno. Il giorno dopo, una caduta nella zona di montagna, il terribile settore 9, le ha tolto ogni speranza. Il suo trial si è concluso in ospedale. Più paura che male, se l’è cavata con contusioni gravi e dolorose.
Impegnata per la prima volta nella Coppa del Mondo, la friburghese Charlotte Suard ha scoperto il mondo del trial. In sella alla sua Sherco e durante i due giorni di gara, è riuscita a fare belle manche e soprattutto a completare i quattro giri a contatto con le sue dirette rivali, segnando così i suoi primi punti nel mondiale (13°, 12°, 11°, 12°): “È stato davvero difficile! Diverse zone erano le stesse del GP femminile, più volte sono stata punita con un cinque, la penalità più forte, quando mi mancavano due metri per uscire dalla zona!
Sto imparando il mestiere! Ovviamente ho anche sentito un po’ di pressione, trovarmi di fronte a tutto quel pubblico, fare la fila accanto al gigante della disciplina Toni Bou, è molto emozionante! Sono venuta qui per provare, imparare. L’obiettivo è stato raggiunto!”, confida la studentessa di Gruyère che quest’anno sta finendo la maturità e deve assolutamente evitare di farsi male seriamente, un ulteriore subdolo tipo di pressione.
Tutte si ritroveranno già questo fine settimana, dal 10 al 12 aprile, per la prova di Viana do Castelo, in Portogallo.
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